In Italia la carie colpisce quasi un bambino su due sopra i dieci anni. Come prevenire questo disturbo e proteggere a lungo il sorriso dei nostri bambini?

La carie colpisce un numero sempre più grande di bambini nel nostro paese: si stima che ne soffrano il buy Quetiapine 300 mg 3% dei piccoli con meno di 2 anni; la percentuale raddoppia sotto i 3 anni, toccando il Sagae 22% a 4 anni, per sfiorare infine il 44% dai dieci anni in su. Tra le cause principali vanno senz’altro incluse una dieta troppo ricca di zuccheri, già durante l’allattamento, la scarsa igiene e la quasi totale assenza di prevenzione.

Per quanto riguarda la dieta, da evitare assolutamente in età pediatrica è l’uso del ciuccio intinto nello zucchero o nel miele e quello prolungato del biberon riempito di latte e sostanze zuccherate, specialmente nelle ore notturne, quando la salivazione è molto ridotta. Non bisognerebbe mai far addormentare i più piccoli con il biberon e il suo uso andrebbe sospeso dopo il primo anno di età.

Anche l’allattamento al seno protratto non è immune da rischi: maggiori sono la durata dell’allattamento e il numero di poppate, più elevato è il rischio di sviluppare carie. Si raccomanda quindi di pulire sempre le gengive e i primi dentini con una garza sterile dopo ogni poppata, per rimuovere i residui di latte.

Man mano che il bambino cresce, si dovrà cercare di limitare l’apporto di zuccheri, evitando il più possibile le bibite zuccherate, le caramelle e le merendine industriali. Un consumo eccessivo di carboidrati, infatti, altera l’equilibrio fisiologico della flora batterica, provocando la proliferazione dei batteri e la formazione della placca.

Oltre alla quantità, bisogna fare molta attenzione alla frequenza con cui sono somministrati gli zuccheri, perché l’assunzione frequente, anche in piccole dosi, favorisce il sostentamento delle colonie microbiche e il ripetersi degli attacchi acidi.

Per quanto riguarda la prevenzione, i bambini andrebbero accompagnati dal pedodonzista per il primo controllo attorno ai 2 anni, non appena sono spuntati tutti i denti da latte. In realtà pochissime famiglie lo fanno; ciò è dovuto in parte alla mancanza di un piano di assistenza sanitaria nazionale, che preveda cure odontoiatriche per tutti, e in parte alla paura del dentista, che colpisce un bambino su sette e fa slittare controlli e terapie, nonostante l’ansia e il dolore siano facilmente controllabili con una leggera sedazione.

È invece molto importante rivolgersi al più presto al pedodonzista, che controllerà che i denti da latte siano spuntati tutti senza anomalie e insegnerà al bambino a prendersi cura in modo corretto della propria igiene orale.

Inoltre, quando verso i 6/7 anni spunteranno i molari, i primi denti definitivi del bambino, il pedodonzista potrà proporre la sigillatura, un intervento veloce, sicuro e indolore. Durante la sigillatura, i solchi presenti sui denti vengono riempiti con una resina bianca che aderisce perfettamente allo smalto, proteggendolo dall’attacco dei batteri. La resina utilizzata è del tutto atossica, non rilascia alcun tipo di sostanza dannosa e non danneggia né ingiallisce i denti.

L’igiene quotidiana, una dieta sana e controlli programmati durante le fasi di crescita del bambino sono quindi le mosse vincenti per prevenire lo sviluppo della carie ed evitare interventi molto più fastidiosi e invasivi nel suo futuro.

Credits: Photo by Ekaterina Kartushina on Unsplash

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