Oltre al consumo eccessivo di zuccheri, sotto forma di caramelle, bibite, ecc., esistono delle abitudini a cui spesso non diamo peso ma che, a lungo andare, possono danneggiare gravemente il cavo orale. Vediamo quali sono.
Sin da bambini ci hanno insegnato l’importanza di lavare i denti almeno tre volte al giorno, al mattino appena alzati e dopo i pasti principali; e magari abbiamo anche imparato a limitare il consumo di caramelle, dolci e bibite ricche di soda e zuccheri.
Esistono però delle abitudini, molto diffuse e apparentemente innocue, che possono danneggiare il nostro sorriso e aumentare il rischio di carie, gengiviti e altri problemi.
order Ivermectin Usare lo stuzzicadenti
A quanti di voi è capitato, specialmente mangiando alimenti ricchi di fibre, di sentire che un residuo è rimasto incastrato tra i denti? Probabilmente a tutti. La prima reazione è quella di liberarcene al più presto utilizzando uno stuzzicadenti, ma si tratta di un gesto tutt’altro che innocuo, oltre che antiestetico.
La forma appuntita e rigida dello stuzzicadenti può infatti provocare traumi alle gengive e, a lungo andare, appiattire le papille gengivali (quella parte di gengiva che riempie il solco tra dente e dente), esponendo i denti a un maggior rischio d’infezioni. Inoltre, il legno di cui è fatto lo stuzzicadenti è un materiale molto permeabile all’acqua che a contatto con la saliva può ammorbidirsi e spezzarsi, con il rischio che qualche scheggia finisca incastrata nella gengiva senza che ce ne accorgiamo, causando infezioni o lesioni.
Molto meglio, in questi casi, ricorrere al filo interdentale o utilizzare uno scovolino interdentale, uno strumento studiato appositamente per pulire gli spazi interdentali più ampi e rimuovere i residui di cibo e placca batterica. La sua punta conica ricoperta di morbide setole è studiata per inserirsi negli spazi interdentali e pulirli delicatamente. Gli scovolini sono di diverse misure; la scelta va fatta in base all’ampiezza degli spazi interdentali e tenendo conto del fatto che la testa dello scovolino deve inserirsi con facilità tra dente e dente, senza causare traumi alle gengive. Gli scovolini possono essere utilizzati più volte, fino a quando si consumano le setole, l’importante è risciacquarli bene e lasciarli asciugare all’aria.
Bay Shore Mangiarsi le unghie
L’ onicofagia, il termine scientifico che indica il mangiarsi le unghie, è un disturbo molto diffuso soprattutto tra i più giovani, bambini e adolescenti, ma talvolta anche tra gli adulti. Le cause possono essere legate allo stress e ad altri problemi di tipo emotivo. Questo comportamento può avere conseguenze molto dannose non solo sulle unghie, che diventano più deboli e attorno alle quali possono svilupparsi ferite e infezioni, ma anche sulla salute dei denti e del cavo orale.
Nei più giovani, dove sono in atto i processi di crescita e formazione di tessuti ed ossa, mangiarsi le unghie può portare a un disallineamento delle arcate dentali con conseguente malocclusione. Il contatto ripetuto dei denti può provocare disturbi muscolari e alle articolazioni della mandibola. Ma non solo: i denti anteriori, gli incisivi, si consumano rapidamente e i margini appaiono seghettati e abrasi.
In chi si mangia le unghie si rilevano inoltre numerosi danni e infezioni gengivali, dovute al continuo contatto con germi e batteri presenti sulle mani, quindi anche problemi parodontali.
L’onicofagia spesso è un comportamento inconscio, pertanto difficile da controllare; è comunque importante prendere coscienza del problema e cercare una soluzione, come ad esempio masticare dei chewing-gum senza zucchero per scaricare la tensione e applicare sulle unghie uno smalto contenente denatonio benzoato, una sostanza molto amara, che aiuta ad inibire tale abitudine.
Per proteggere lo smalto dentale è consigliabile lavare i denti usando un dentifricio contenente fluoruro e isomalto, che aiuteranno non solo a proteggere e rinforzare lo smalto del dente, ma anche a rimuovere eventuali macchie presenti sulla sua superficie.
Per prevenire, invece, eventuali infiammazioni o infezioni gengivali, è bene ricordarsi di ultimare la cura orale usando quotidianamente anche il filo interdentale e un collutorio con lo scopo di eliminare residui di cibo dagli spazi interdentali e la placca sui margini dentali.
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