Uno studio recentemente pubblicato dalla rivista PLOS ONE ha evidenziato come la parodontite, malattia infiammatoria che distrugge le strutture di supporto dei denti, può accelerare l’insorgenza dell’Alzheimer.

Comprendere la causalità e i fattori di rischio dell’Alzheimer è fondamentale per lo sviluppo di trattamenti, trattandosi di una malattia sporadica o a insorgenza tardiva le cui cause e meccanismi sono ancora poco conosciuti.

Già da tempo è nota la correlazione tra disturbi cognitivi e igiene orale. Per studiare meglio gli effetti dei batteri del cavo orale sul cervello, la Dott.ssa Watanabe, docente di parodontologia presso la http://iowacomicbookclub.com/i-con/i-con-2018-guests-of-honor University of Illinois di Chicago, e colleghi hanno creato una parodontite cronica in alcuni topi da laboratorio. Dopo 22 settimane di ripetuta applicazione orale dei batteri, i ricercatori hanno studiato il tessuto cerebrale dei topi mettendolo a confronto con quello di topi non trattati.

I topi esposti ai batteri presentavano quantità notevolmente più alte di Glen Iris beta amiloide accumulata, una placca senile trovata nel tessuto cerebrale dei pazienti colpiti da Alzheimer. Questo gruppo aveva anche una maggiore infiammazione cerebrale e pochi neuroni intatti a causa della degenerazione.

Inoltre, il DNA dei batteri parodontali è stato trovato anche nel tessuto cerebrale dei topi e una proteina batterica è stata osservata all’interno dei loro neuroni, a dimostrazione del movimento dei batteri dalla bocca al cervello.

I risultati di questo studio hanno dunque evidenziato che l’esposizione a lungo termine ai batteri della parodontite, un’infezione delle gengive prevenibile e trattabile, provoca l’infiammazione e la degenerazione dei neuroni nei topi in maniera simile agli effetti dell’Alzheimer sugli umani.

Altri studi avevano già indagato l’associazione tra disturbi cognitivi e parodontite, ma questo è il primo in assoluto a dimostrare come l’esposizione ai batteri parodontali causi la formazione di placche senili che innescano l’accelerazione del declino cognitivo tipico dell’Alzheimer.

Questo importante risultato conferma ancora una volta che prendersi cura dell’igiene orale è fondamentale non solo per la salute della bocca, ma di tutto l’organismo.

Fonte: Vladimir Ilievski, Paulina K. Zuchowska, Stefan J. Green, Peter T. Toth, Michael E. Ragozzino, Khuong Le, Haider W. Aljewari, Neil M. O’Brien-Simpson, Eric C. Reynolds, Keiko Watanabe, Chronic oral application of a periodontal pathogen results in brain inflammation, neurodegeneration and amyloid beta production in wild type mice

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